Servizi: Arboricoltura urbana e periurbana

Tomografia Sonica
Tomografia Sonica

La valutazione di stabilità degli alberi, oggi è sempre di più una scienza complessa, tra le indagini strumentali che esegue lo studio BEeAGRO, la tomografia sonica è sicuramente una delle più importanti alleate per permetterci di comprendere le reali condizioni interne di un albero.

Il tomografo sonico funziona sfruttando il principio con il quale la velocità di diffusione del suono all’interno del legno, dipende dal modulo di elasticità e dalla densità dello stesso.

Le carie del legno, le fratture, le cavità, ad esempio, riducono questa elasticità e la densità del legno con una diversa velocità di propagazione del suono rispetto al legno sano.

Tali condizioni di propagazioni dipendono poi da specie a specie. Calibrando adeguatamente lo strumento il tecnico è in grado di ottenere misurazioni precise delle condizioni interne dell’albero che si visualizzano in un grafico e in u Tomogramma, in tre dimensioni.

La velocità di propagazione del suono attraverso un mezzo è costante se costanti sono la temperatura e la densità

di quel mezzo. Mediamente si hanno velocità, in metri/secondo, assai diversificate: nell’aria 331 m/s, n

ell’acqua 1484 m/s, nel legno 3300 m/s, nel ferro 5950 m/s, nel carbonio grafite 18350 m/s.

Il legno che costituisce un albero, di norma, non ha una struttura regolare, vi si possono trovare zone più o meno umide, vuoti generati da cause diverse, malformazioni e processi degenerativi i più vari.

Se al momento dell’esame la temperatura è un invariante è proprio la variazione di densità che ci fotografa lo stato interno.

L’impiego del tomografo FAKOPP 3D prevede il posizionamento di un certo numero di sensori attorno al fusto dell’albero: tramite un martelletto in acciaio si percuotono uno alla volta tutti i sensori mentre gli altri fungono da riceventi.

La velocità di propagazione del suono, da un sensore agli altri, varia proprio in rapporto alle diversità strutturali che l’onda incontra nel suo percorso.

Più sensori vengono impiegati e maggiori sono i percorsi che, intersecandosi nei modi più vari, riescono a fornire una vera fotografia, bidimensionale, dello strato/sezione sotto esame.

Le variazioni di velocità possono anche essere evidenziate, dal tomografo FAKOPP 3D, con immagini a colori e, se vengono effettuate tomografie a diverse altezze, sullo stesso tronco, il software interseca le immagini rivelandoci l’interno del fusto a 3 dimensioni.

Se poi vengono forniti altri dati quali posizionamento del baricentro del fusto e della chioma, superficie stimata di questa e velocità del vento, si può ottenere uno specifico indice di sicurezza.

Non va tralasciata l’importanza di operare con un adeguato numero di sensori per avere più velocità calcolate che sono date da N*(N-1)/2, infatti: 8 sensori determinano 28 diverse velocità/percorsi; 32 sensori definiscono ben 496 diverse velocità/percorsi. 

 

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